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HARRIER II

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   Con queste caratteristiche l'AV-8B Plus era perfettamente attagliato alle esigenze della Marina Militare; infatti con la sua acquisizione la Forza Armata avrebbe potuto disporre di un aereo in grado di assicurare la copertura aerea alla flotta, di impiegare armamenti aria-superficie avanzati contro le unità avversarie in mare e di fornire il necessario supporto tattico alle forze anfibie; inoltre la partecipazione ad un programma già avviato, peraltro condotto da una grande azienda aeronautica americana, garantiva alla Marina Militare tempi di attuazione certi e, conseguentemente l’acquisizione del velivolo in tempi rapidi.

Harrier II armato

   Per questo nel settembre del 1990 l'Italia decise di partecipare al programma "Plus" affiancandosi così agli Stati Uniti ed anche alla Spagna, quest’ultima intenzionata ad acquisire 8 velivoli radarizzati per la sua; Marina ed a retrofittare a questo standard 10 AV-8B già in servizio; il progetto assumeva quindi una valenza internazionale e diventava di rilevanza NATO, comprendendo anche l’industria del Regno Unito responsabile del programma al 40%.

      Oltre che partecipare al programma per la radarizzazione del velivolo, allo scopo di poter effettuare la necessaria attività addestrativa a favore dei piloti destinati ad impiegare gli AV-8B Plus, l’Italia decideva di acquisire anche due velivoli da addestramento TAV-8B Harrier II corredati del materiale di supporto tecnico-logistico iniziale. La consegna sarebbe potuta avvenire anche in tempi relativamente brevi, grazie alla disponibilità dell’USMC che metteva a disposizione della Marina Militare Italiana due velivoli destinati in origine alla sua linea di volo.

   Harrier in formazioneIniziava così uno strettissimo rapporto di collaborazione tra la Marina Militare ed i Marines, una scelta che si dimostrava particolarmente intelligente in quanto consentiva alla Forza Armata di entrare in possesso di tutte le informazioni necessarie per la corretta gestione tecnica ed operativa dell'Harrier II, attingendole direttamente dal grande patrimonio di esperienza del USMC.

     Inoltre il nostro personale avrebbe potuto formarsi ed addestrarsi frequentando negli States le migliori scuole della US NAVY e del USMC, usufruendo poi del supporto dei Marines anche nella delicata fase della prima familiarizzazione con le nuove macchine che si sarebbe svolta direttamente negli U.S.A.; in questo senso una Sezione con piloti e specialisti del GRUPAER si rischierò sulla base americana di Cherry Point dove, dopo aver ricevuto ufficialmente i due TAV-8B, operò per alcuni mesi per acquisire le prime esperienze prima di ritornare in Patria.

     In seguito veniva siglato il programma per l’acquisizione di sedici velivoli AV-8S Plus Harrier II, di cui i primi tre sarebbero stati costruiti interamente negli U.S.A, mentre i restanti tredici sarebbero stati assemblati in Italia dall’Alenia presso lo stabilimento di Caselle con componenti forniti dall’industria americana e da quella inglese. Il primo prototipo della versione "Plus" ha volato nel settembre del 1992, mentre il velivolo di serie destinato all'USMC ha effettuato il primo volo nel marzo del 1993.

     Nel febbraio del 1994 il primo AV-8B Plus è stato consegnato alla Marina Militare proprio sulla base del USMC di Cherry Point dove, anche in occasione dell’acquisizione dei velivoli monoposto da combattimento, una Sezione del GRUPAER si era rischierata per prendere in carico i velivoli e curare l'addestramento iniziale con la nuova macchina, una fase durata solo alcuni mesi, tanto che già nel novembre del 1994 i primi tre aerei Made in U.S.A. prendevano la via di casa a bordo di Nave Garibaldi.


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