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Variazione
del passo ciclico
Come già precedentemente è
stato detto, i comandi vengono trasmessi al rotore principale tramite il
piatto oscillante, il quale serve a trasmettere una variazione ciclica del
passo, al fine di ottenere nel rotore una componente di trazione che permetta
all’elicottero di muoversi nella direzione voluta.
Osserviamo ora in (Fig.
54) il disco del rotore per comprenderne le variazioni.

Fig.
54
Ad esempio, se si volesse
ottenere una direzione verso il punto “B” si dovrebbe avere un
passo minimo in “B” e passo massimo in “D” cioè, il
semicerchio “ADC” si alza divenendo più
portante e il semicerchio “ABC” si abbassa
divenendo meno portante per
effetto della asimmetria della portanza che si verificherebbe fra i due
semicerchi, provocando così una scomposizione della forza di portanza
e creando una trazione. Questa condizione però sarebbe valida se il
disco di rotazione non fosse soggetto, come in realtà avviene, al fenomeno
della “Precessione Giroscopica”
Il girostato infatti, per il principio d’inerzia, ha la tendenza a
mantenere la posizione dei propri assi nello spazio e inoltre, danno luogo ad
un strano fenomeno cioè: l’effetto di una causa si manifesta con un ritardo
di 90° rispetto alla direzione del moto, a differenza del punto in cui è
stata comandata l’azione stessa. In parole povere, per ottenere una
variazione ciclica nel nostro disco rotante, bisognerà applicare la nostra
azione con un anticipo di 90° ripeto la nuova direzione verso cui si vorrà
procedere e non aspettare di giungere nel punto in cui si vuole ottenere tale
variazione. Ecco perché il comando ciclico collegato tra il piatto oscillante
e la forcella porta pala, viene effettuato tramite un corno comando passo, che
risulta essere calettato in anticipo con un angolo di 90° rispetto la pala
stessa, ottenendo così la condizione ideale nei comandi senza preoccuparci
dell’effetto giroscopico. Ecco quindi come sono collegati alle pale i corni
comando-passo. Vedi (Fig. 55).

Fig. 55
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