Lezione Seconda a cura di Alessandro BELLOTTO pag. 4 | ||
Polare
dell’ala, sviluppi aerodinamici e componenti
del velivolo |
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Una
volta superata la barriera del suono, tutti i fenomeni aerodinamici diventano
normali e quindi il velivolo può governare come normalmente avviene alle
velocità subsoniche. Per diminuire la formazione delle onde d’urto, vengono impiegati profili laminari di spessore sottile e con il bordo di attacco quasi aguzzo. Quando il velivolo supera il valore di Mach 3.5 la temperatura sul rivestimento superano i 300° C. quindi non è più possibile usare leghe comuni per alcune parti del velivolo ma bisogna impiegare leghe speciali che resistano alle alte temperature. Il
valore del Mach critico viene indicato al pilota da uno strumento denominato
macametro. L’incontro
del velivolo con la barriera di aria compressa produce il famoso Bang-sonico
il quale non è altro che una massa di aria compressa che si scarica dal
velivolo. Se
il velivolo supera la barriera del suono ad una quota inferiore a 10.000 m.
l’effetto del bang-sonico si scarica sul
terreno sottostante producendo eventuali danni infatti, il superamento del
muro del suono deve necessariamente essere effettuato a quote elevate e/o in
zone desertiche. Strato
limite E’ uno strato d’aria composto da una piccola massa d’aria, la quale è compresa tra l’aria a contatto con il rivestimento del profilo alare ( questo strato non si muove mai infatti ha velocità zero in qualsiasi condizione di volo) e la zona di aria interessata al passaggio del profilo e che si muove velocemente, come si può osservare in (Fig. 14). Fig. 14 Il comportamento dello strato limite è di notevole importanza
ai fini del sostentamento infatti, sino a che lo strato limite è aderente al
profilo la portanza è ottimale. Sui velivoli con ala normale lo strato limite
è sottilissimo, mentre sui moderni velivoli in special modo quelli
supersonici si usa un dispositivo detto “controllo delle stato limite” il
quale è formato da una fessura sistemata sul bordo di uscita dell’ala che
viene denominato “flap soffiato”
e da cui esce una spinta di aria proveniente dal compressore del
turbomotore ed è convogliata lungo il flap stesso. Detta aria soffiata
riattiva lo strato limite impedendo il distacco dello stesso e impedendo
l’abbassamento della portanza.
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