Lezione Decima

 cura di Alessandro BELLOTTO

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Potenze in quota  e auto-rotazione

 

Autorotazione

Questo è un fenomeno aerodinamico molto importante ai fini del volo ossia, in caso di avaria al motore, l’elicottero, sfruttando l’energia potenziale posseduta e dovuta all’altezza può realizzare, tramite una opportuna manovra che il pilota può compiere e definita auto-rotazione, un volo planato di discesa e/o quantomeno effettuare un atterraggio più morbido anziché precipitare rovinosamente. 

Consideriamo ora  il nostro elicottero in volo normale traslato, il momento torcente dell’asse motore trascina le pale che accelerano l’aria dall’alto verso il basso rispetto al piano di rotazione generando portanza e trazione; se il motore si ferma la situazione si inverte cioè, sarà l’aria a colpire le pale dal basso verso l’alto rispetto al piano di rotazione. A questo punto il pilota compie una repentina manovra portando il passo geometrico delle pale a incidenza zero mentre tramite il comando  ciclico cerca di ottenere una velocità di traslazione in caduta di circa 50 MPH  e che corrisponde a circa 6 ÷ 7 m./s Questa perdita di quota, come si può osservare in (Fig. 58).  è detta velocità di discesa ed è direttamente proporzionale al peso del velivolo.

Fig. 58

 Ma vediamo come si manifesta questo fenomeno.

Nelle normali condizione di volo con motore, l’effetto aerodinamico, come raffigurato in (Fig. 59) il vettore della portanza è sempre perpendicolare alla direzione del vento relativo, mentre la resistenza è opposta e parallela ad esso, per cui la risultante di queste due forze agisce verso l’alto ma un po’ retrocessa e che tenderebbe a far ridurre i giri che regolarmente vengono sostenuti e controbilanciati dal momento motore.

Fig. 59

 

 

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