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Il pilota

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     L’attivitą si svolge prima sulla terra ferma e poi sul mare, dove gli allievi imparano anche le tecniche di appontaggio, e si conclude con l’apprendimento basico delle tattiche operative delle missioni ASW e S.A.R.; i piloti italiani ormai completamente formati, dal loro arrivo negli U.S.A, sono trascorsi dai diciotto ai ventiquattro mesi, possono quindi fare ritorno in patria.

     I piloti della "linea strike", dopo aver conseguito il brevetto di pilota militare sulla NAS Meridian, proseguono l’addestramento presso gli Squadrons dei Marines sulla MCAS (Marine Corps Air Station) Cherry Point; inizialmente i nostri piloti effettuano il "passaggio macchina" sull’Harrier con un corso che comprende prima l’addestramento con i simulatori di volo della base, poi un ciclo di missioni con gli istruttori americani a bordo dei TAV-8B biposto, ed infine alcune missioni sul monoposto da combattimento.

     In seguito avviene la "conversione operativa" dei piloti che prevede prima lo studio teorico delle tecniche e delle tattiche d’impiego del "sistema d’arma Harrier", e poi l’addestramento con attivitą a fuoco e sgancio di armamento reale e con missioni DACT (Dissimilar Air Combat Training) sui poligoni adiacenti la base, fino al conseguimento della qualifica "Combat Ready" che conclude la loro permanenza negli States.

     Al rientro in Italia i piloti pił esperti del GRUPAER completeranno il loro addestramento con lezioni e missioni pił specifiche sull’impiego del radar di bordo nel modo aria-aria e sulle tecniche di intercettazione di altri velivoli.

     L’allievo pilota di aereo o di elicottero rimasto in Italia segue invece un iter formativo-addestrativo che si avvale delle Scuote dell’Aeronautica Militare, e che inizia con un corso propedeutico al voto presso l’Accademia Militare di Pozzuoli; in seguito l’allievo raggiunge il 70° Stormo sull’aeroporto di Latina dove, se supera felicemente il corso che si svolge sul monomotore SIAI SF.260, acquisisce il Brevetto di Pilota Civile d’Aeroplano il cui distintivo rappresenta l’aquila senza torre sul capo.

     Successivamente si trasferisce presso il 61° Stormo sull’aeroporto di Lecce-Galatina dove, se conclude positivamente il corso sul velivolo jet MB 339A, acquisisce il Brevetto di Pilota Militare, la tanto sospirata "aquila turrita"; anche in questo caso i piloti destinati agli Atlantic si recano direttamente presso i Reparti di destinazione dove verrą completata la loro formazione, mentre quelli selezionati per l’ala rotante proseguono l’iter addestrativo recandosi per altri sei mesi presso il 72° Stormo sull’aeroporto di Frosinone, dove acquisiscono il Brevetto di Pilota Militare di Elicottero il cui distintivo rappresenta quattro ali con al centro la torre.

     A questo punto si ricongiungono i due iter formativi-addestrativi, quello "Made in U.S.A." e quello effettuato presso le scuole dell’A.M., con tutti i piloti di elicottero che arrivano a Maristaeli Catania dove l’Ufficio Corsi della base provvede al loro "passaggio macchina", ovvero al conseguimento dell’abilitazione al pilotaggio dell’elicottero che impiegheranno, fase che avviene sugli SH-3D o sugli AB 212 ASW dei due GRUPPI ELICOTTERI della MARISTAELI siciliana ad opera di piloti-istruttori di provata esperienza.

 


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