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Storia dell'Aviazione Navale Italiana

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Idrovolante Pateras-Pescar-Guidoni ripreso nel Regio Arsenale di Venezia nel 1914

(Foto Ufficio Storico M.M.)

     Intanto siamo giunti alle soglie del 1911, e il neo promosso Tenente di Vascello Mario Calderara, che già da tempo pensava di dotare le macchine volanti di motore e di galleggianti, realizzò nell'Arsenale di La Spezia il suo idrovolante. Si trattava di un monoplano al quale furono applicati quattro galleggianti, questa nuova macchina aveva una apertura alare di 16,5 mt. e era dotato di un motore Gnome da 100 HP che poteva raggiungere una velocità di 80 Km./h.

     Nello stesso anno, sempre a La Spezia, un'altro capitano del Genio Navale  Alessandro Guidoni mise a punto un H.Farman, un biplano terrestre con un motore da 50 HP, al quale applicò due galleggianti in legno trasformandolo in idrovolante  con il quale il 5 Novembre si alzò felicemente in volo.

     Dopo gli esperimenti di Guidoni e Calderara, il 9 Giugno 1912 dal lago di Bracciano si alzò in volo un idrovolante progettato e realizzato dal Capitano del Genio Navale Crocco e Ricaldoni e pilotato dal Tenente di Vascello Ginocchio, lo stesso, che alcuni mesi più tardi dello stesso anno, progettò e realizzò in Arsenale di La Spezia, un idrovolante dotato di un motore da 90 HP che poteva raggiungere una velocità di 90 Km./h.

     Purtroppo questi prototipi non riuscirono a suscitare particolari entusiasmi nè approvazioni da parte dello Stato maggiore della Regia Marina.

     Un'altro pioniere dell'aviazione al quale spetta un posto di sicuro rilievo, è il Tenente di Vascello Guido Scelsi che ha legato indissolubilmente il suo nome e prestigio alla costruzione del dirigibile n° 1 bis, che egli stesso collaudò, pilotandolo in un raid lungo una rotta, senza scalo, da Vigna di Valle a Napoli e viceversa. L'anno seguente, nel 1910, lo stesso Scelsi divenne Capo Servizio Militare dei dirigibili.

    Tutto questo però fece sì che nel Giugno del 1913, con Decreto Ministeriale  venne costituito ufficialmente il "Servizio Aeronautico della Regia Marina" che  disponeva presso lo Stato Maggiore, di una propria Sezione Autonoma, e solo due mesi più tardi viene istituita a Venezia la "Scuola di Aviazione Marina" che curerà l’addestramento del personale destinato alla condotta degli apparecchi di aviazione.

     Intanto si susseguono esperimenti che portano a significativi risultati infatti, nel Luglio dello stesso anno, 1913, sempre ad opera del cap. G.N. Alessandro Guidoni venne effettuato, con successo, per la prima volta in Italia il primo lancio di un simulacro di bomba del peso di 100 Kg.  esperimento che lo stesso pilota ripeté più tardi sganciando una bomba da 120 Kg. servendosi di un velivolo di concezione tedesca ma costruito in Italia, un Albatros.

      Oltre a ciò, il nome di Guidoni è rimasto legato anche ad una serie d’interessanti studi e progetti navali, in particolare modo di "Navi Hangar" che purtroppo rimarranno sulla carta, ma che in seguito  rappresenteranno la base per lo sviluppo delle prime Unità di questo tipo e realizzate solo pochi anni più tardi.

 

 

 

 

 

Il Capitano di Corvetta Guido Scelsi

(Foto Ufficio Storico M.M.)

 

Wilbur Wright all'aeroporto di centocelle a Roma nell'Aprile del 1909 per una dimostrazione di volo.

(foto Archivio Storico M.M.)

 


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