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Come possiamo osservare in (Fig. 31) ciò che è
rappresentato è una pala vista nel senso longitudinale e suddivisa in
segmenti, dalla radice al tip, dove si evidenzia, con dei valori vettoriali,
l’entità della portanza se il profilo fluttuasse nell’aria alla
medesima velocità e dove si può notare,
sempre nel medesimo, come il comportamento vettoriale negli stessi
segmenti, aumenta la propria entità in virtù della sempre più crescente
velocità angolare.

Fig. 31
Ed ecco quindi che la pala di un elicottero, come è rappresentato in (Fig.
32) costruttivamente è realizzata in modo svergolato cioè, dalla radice
al tip, ha una incidenza
progressivamente variabile e che sarà massima
alla radice e minima al tip. Questo
accorgimento costruttivo viene realizzato al fine di avere una portanza
distribuita pressoché costante su tutta la pala, in modo tale che il punto di
transizione sia il più costante possibile. Tutto questo viene realizzato
perché con l’aumentare del raggio, la pala assume una velocità sempre
maggiore con dei valori di portanza progressivamente diversi e, dato
che quest’ultima è direttamente proporzionale alla velocità
e all’incidenza,
avremmo dei diversi coefficienti
di portanza con diversi punti di transizione altrettanto diversi che
causerebbero, inevitabilmente, dei notevoli scompensi aerodinamici con il
conseguente distacco dei filetti fluidi nei diversi punti del dorso della pala

Fig. 32
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