indice

"U-boot"  i battelli del mare sommerso  

a cura di Alessandro BELLOTTO

 

pag.  6 di 30

L'affondamento del Lusitania 

 

     Gli Stati Uniti, in quanto paese neutrale, sostanzialmente era intenzionato a mantenersi fuori dal conflitto, mantenendo al tempo il diritto di poter commerciare liberamente con chi che sia aldilà di ogni conflitto. Fu un'utopia. Da questo punto di vista, l'America, dato il modo con cui il conflitto sul mare si stava evolvendo, sembrava non avere un atteggiamento molto appropriato di fronte ad una situazione così esplosiva. 

     Il "Lusitania", (vedi foto) era un transatlantico inglese della compagnia CUNARD da 30.000 Tonnellate ed era una delle più belle e veloci navi passeggeri. Con le sue numerose caldaie e le potenti macchine alternative poteva raggiungere finanche i 26 nodi, un'andatura piuttosto notevole per un bastimento di quelle dimensioni. Le cronache mondane dell'epoca riportavano con dovizia il lusso e le comodità di cui si poteva disporre a bordo, al pari dei grandi alberghi più lussuosi del bel mondo. Per i suoi armatori si può dire che era la nave più sicura che solcasse l'oceano, merito dei suoi doppi fondi stagni che ne garantivano l'inaffondabilità ... se solo pensiamo che anche ai tempi d'oggi una nave non può considerarsi tale, proprio per il calcolo delle probabilità, le cause che possono portare ad un disastro sono infinite. 

     Salpata da Liverpool in mattino del 17 Aprile del 1915 il "Lusitania", dopo una traversata tranquilla, attraccò felicemente a New York il giorno 24 dello stesso mese, una settimana più tardi già si disponeva a lasciare le coste americane diretta come sempre in Inghilterra. Lo stato febbrile che in quei giorni anelava nell'aria, dovuto appunto alla guerra in Europa, cominciò a sua volta a preoccupare anche i passeggeri che si accingevano ad effettuare la traversata atlantica, questo perché vicino alla locandina degli orari di partenza del "Lusitania" fu affisso un manifesto, sottoscritto dall'Ambasceria della Germania Imperiale, dove si esortava a non sfidare il blocco posto dal loro paese verso l'Inghilterra, quindi chiunque si avventurasse in quelle acque lo faceva a proprio rischio e pericolo, in quanto poteva incorrere nella quasi certezza di essere attaccato dalle forze sottomarine tedesche.

     Ai posteri non rimane che affermare che quel viaggio fu una tragedia annunciata. Quello che forse non appariva ancora chiaro, era la determinazione con cui l'impero centrale tedesco metteva in atto le sue affermazioni. Nonostante i ragionevoli dubbi e aldilà di ogni logica il Comandante, William Turner, salpò ugualmente oltretutto imbronciato dal fatto che aveva due ore di ritardo sull'orario previsto. Quello che ancora oggi desta perplessità, è lo sconsiderato assolutismo con il quale si affrontò quel viaggio, oltretutto cercando di dare ai passeggeri una tranquillità apparente... ad un passeggero che aveva espresso dei ragionevoli dubbi riferendosi per l'appunto ai sommergibili, fu risposto molto dispoticamente che il "Lusitania" era più sicuro di un tram di New York. 

     Oltre ai passeggeri il "Lusitania" ufficialmente trasportava anche lingotti di rame, lamiere in ferro, parti di ricambio per auto, derrate alimentari e varie altre mercanzie... ma, fra le varie altre cose che furono stivate a bordo della nave, ufficiosamente, figuravano anche più di 4000 casse di proiettili per fucile che ammontavano a quasi 10 Tonnellate di esplosivo, e ancora 1250 casse di granate e detonatori e, sembra anche che fra le balle di pelliccia grezza, vi fosse imballato del fulmicotone altamente volatile che sarebbe poi esploso al contatto con l'acqua; per di più, sembra nelle casseforti di bordo vi fossero racchiusi lingotti d'oro del valore di più di sei milioni di dollari.  

     Ciò premesso, il 1 Maggio del 1915 il bellissimo "Lusitania" si stava avviando verso il suo ultimo viaggio della storia, verso un destino inequivocabile e assoluto. A bordo vi erano 1257 passeggeri, 197 dei quali erano americani. Fu un destino legato ad una serie di circostanze  tali, che a confrontarle, oggi, sembra la composizione di un puzzle. Nella sua abituale rotta, il "Lusitania" dopo la traversata, si dirigeva sempre verso Est lungo la costa Sud dell'Irlanda, e in quei giorni fatidici, si trovava a circa due giorni di navigazione da Fastnet Rock, poi si sarebbe addentrato nel canale di San Giorgio andando incontro alla protezione della Royal Navy; caso volle che, l'U-20, a caccia di naviglio, si trovasse poche miglia a Nord-Ovet dello stesso punto, nel frattempo, il primo lord del mare inglese, sir John Fisher, era venuto alla conoscenza che proprio in quella zona era stata segnalata la presenza di U-Boot, così segnalò al capitano Turner di stare all'erta. Intanto il sommergibile tedesco, al comando del tenente di vascello Walther Schwieger, proprio nella zona circostante, era riuscito a mettere a segno i suoi siluri affondando ben tre navi. 

     La stessa sera del giorno 6, data la gravità degli ultimi nefasti avvenimenti, l'Ammiragliato diramò ancora un bollettino di allarme... sommergibili in azione al largo della costa meridionale dell'Irlanda... ore 19.50... alle ore 20.30 ne diramò un'altro. Il comandante del "Lusitania" fece immediatamente chiudere tutti i compartimenti stagni e fece preparare le lance di salvataggio, spense tutte le luci e diminuì l'andatura in modo da superare la zona più pericolosa durante la notte... l'U-20, in quelle circostanze era fermo in superficie e stava caricando le batterie anzi, dal giornale di bordo risulta che il mattino seguente avrebbe invertito la rotta puntando verso casa poiché scarseggiava di carburante e voleva conservare gli ultimi tre siluri per il viaggio di ritorno. Il mattino seguente, giorno 7, verso le ore 11.00, la nebbia si diramò così Schwieger decise di immergersi per non essere avvistato; l'Ammiragliato, sempre in allarme, diramò un'altro bollettino sottolineando la presenza di sottomarini e si assicurò che il "Lusitania" lo ricevesse, ed infatti lo ricevette e fu proprio questa segnalazione che indusse il comandante Turner ad accostare di 20° per portarsi maggiormente sotto costa. Questa decisione fu fatale, perché la nuova rotta avrebbe portato il "Lusitania" ad incrociare la rotta che lo stesso U-20 aveva già intrapreso per il suo rientro in patria, infatti: erano di poco passare le 13.00 quando al binocolo della vedetta dell'U-20 apparve del fumo, leggermente spostato sulla dritta... Schwieger un istante dopo gridò al portavoce... posti di immersione... immersione. L'U-20 si immerse a quota periscopica, corresse leggermente la rotta e continuò l'avvicinamento; verso le 13.40 il transatlantico navigava in direzione il promontorio di Old Head of Kinsale, solamente poco più di 20 Miglia dalle sicure acque di Queenstown... alle 14.10 il sommergibile tedesco si trovava su una rotta perpendicolare e ad una distanza di 700 mt. 

     Schwieger lanciò un solo siluro. la corsa fu rapida e la vedetta del "Lusitania" ebbe appena il tempo di intravederne la scia e lanciare l'allarme... il comandante Turner alzò lo sguardo e un istante dopo udì la deflagrazione. 

     L'impatto fu tremendo anche perché subito dopo fu seguito da un'altra seconda esplosione, forse le caldaie o le polveri di carbone, certo che la seconda fu più devastante rispetto a quella del siluro. Tempo dopo fu anche ipotizzato che la seconda esplosione fosse dovuta al munizionamento stivato prima della partenza. La nave fu colpita sulla dritta all'altezza del primo fumaiolo, appena sotto la linea di galleggiamento in prossimità dei depositi di carbone oramai vuoti, questo causò uno sbandamento quasi immediato di oltre 15° e nel giro di pochi minuti il ponte si prora era semi-sommerso, l'inclinazione aumentava a vista d'occhio e la nave imbarcava acqua con una rapidità incredibile sia dai portelloni di prora che dagli oblò di dritta. Data la sua inclinazione le scialuppe di sinistra non poterono essere ammainate a mare e quelle di dritta appennellate ai cavi ondeggiavano paurosamente e fu quasi impossibile servirsene, quelle che riuscirono a toccare l'acqua, a causa dell'abbrivio della nave si rovesciarono... il mare circostante ben presto fu ricoperto di cadaveri e di ogni tipo di detrito e dei relitti delle scialuppe semidistrutte... l'S.O.S. fu lanciato subito... ACCORRETE FORTE SBANDAMENTO 10 MIGLIA A SUD DI OLD HEAD KIRSALE...

     Il transatlantico si stava inabissando di prora, quando l'acqua invase il ponte di comando, le quattro eliche di poppa cominciarono ad emergere rotando ancora lentamente, era uno spettacolo agghiacciante, poco dopo la nave toccò il fondale roccioso ed ebbe un sussulto pauroso, rimase così pochi istanti ancora, poi lentamente si inabissò del tutto. Erano trascorsi 18 minuti dall'impatto del siluro ed ora, il mare, sotto il sole del primo pomeriggio ricopriva ogni cosa. Persero la vita 1198 persone di cui 128 americani, tra i superstiti 94 bambini, quasi la metà dei quali in tenera età. 

     Quando i tedeschi asserirono che la causa dell'affondamento era dovuta al fatto che la nave trasportava materiale bellico... inglesi e americani smentirono, tuttavia sembra che al momento dell'attacco da parte dell'U-20 il suo comandante non fosse veramente a conoscenza che fosse una nave passeggeri, egli infatti, dato lo stato di oscuramento in cui il bastimento navigava,   sospettava che fosse una nave trasporto truppe. Purtroppo Schwieger perì nelle fasi successive della guerra e la verità si inabissò con lui. 

     L'ondata di sdegno fece rapidamente il giro del mondo ne si placò altrettanto rapidamente, ed anche se in Germania la stampa applaudì l'impresa, nel giugno successivo il Kaiser, temendo le reazioni americane, sospese gli attacchi contro le navi passeggeri.

 

 

precedente                                        successiva