La San Felipe era un Galeone spagnolo di prima classe con tre ponti di batteria, costruito nel 1693 nei cantieri di La Curona Spagna ed era dotata di cannoni in bronzo così distribuiti:

-      Prima batteria 30 cannoni da 32 Lb.

-      Seconda batteria 30 cannoni da 24 Lb.

-      Terza batteria 28 cannoni da 18 Lb.

-      Sui ponti di coperta 16 colubrine da 9 Lb.

Aveva una lunghezza: di 64,8 mt.

                  Larghezza: di 16,4 mt.

                  Dislocamento: 1890 T.

                  Equipaggio: 846 uomini

Alcune caratteristiche della San Felipe

     Lo scheletro (le ordinate) della nave era rivestito da tavole di quercia lunghe 8 metri e spesse 15 centimetri, mentre gli altri elementi del fasciame erano realizzati in olmo, quercia e pino. Tuttavia i lembi di ciascuna tavola, i cosiddetti “corsi”, che per effetto della dilatazione del legno e delle sollecitazioni derivanti dalle onde del mare cui era sottoposta la nave, tendevano inevitabilmente ad allargarsi o a restringersi, pregiudicando così l’impermeabilità dell’intera struttura, perciò per ovviare a tale inconveniente, lo scafo del San Felipe venne calafatato introducendo nelle fessure, fra una tavola e l’altra, stoppa imbevuta di pece o catrame, l’intero scafo venne foderato con una mistura di catrame vegetale e resina estratta dalle conifere, inoltre a ciò, si sovrappose a tale strato uno spessore di “borra”, formato da pelli di animali mescolate a vecchio cordame incatramato ed infine, sull’intera superfici dello scafo furono inchiodate tavole di rovere dello spessore di 2 centimetri usando chiodi a testa larga, disposti molto vicini gli uni agli altri in modo da coprire quasi interamente l’intera opera viva per proteggerla dagli attacchi dalle teredini.

     Altra curiosità della nave erano i cavi delle ancore, dette “gòmene” o “gomène”, che avevano dimensioni notevoli, da 20 a 35 cm di diametro; la nave era dotata anche di 2 ancore di scorta. Le gomene di maggior diametro erano dette gomene “maestre”; quelle minori erano suddivise in “seconda gomena”, “gomena di ormeggio” o di “afforco” (il cavo di afforco era utilizzato come rinforzo di aggiunta.

     Per salpare le ancore, la San Felipe disponeva di due argani; quello maggiore era costituito da due campane, una sul primo ponte e una sul secondo. Si poteva così manovrare l’argano su due piani contemporaneamente e raddoppiare la forza applicata.