Lezione Quinta a cura di Alessandro BELLOTTO pag. 4 | ||
Effetti del timone | ||
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Ora, queste due forze ( R = F1 ) essendo Energia cinetica (Ec), possiamo anche valutarne l’entità della forza stessa) secondo la formula che sarà: Ec = ½ m V² la massa dipende dalla sezione del timone ( S ) dalla densità dell’acqua ( δ ) dall’angolo di barra che assume il timone (α ) e dal coefficiente di cavitazione ( ∂ ) quindi Fı = R = ½ ( S δ α ∂ ) x V² = Ec A questo punto però sul baricentro (G) al sorgere della ( F1 ) che per l'appunto tende a far evoluire la nave, si crea una contro reazione uguale e contraria che noi chiamiamo ( F2 ) dovuta alla forza centrifuga della nave ora, mentre le forze (R ed F1) sono in coppia la ( F2 ) lavora da sola, osserviamo quindi in (Fig. 34) la sua scomposizione e otterremo la forza ( S ) che produce lo scarroccio…che è il secondo effetto del timone, mentre fa forza ( r ) produce un rallentamento del moto…ed è il terzo effetto del timone. Fig. 34
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