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Caratteristiche tecnico-navali delle navi a vela  

a cura di Alessandro BELLOTTO

I velieri (navi scuola) della M.M.: il vascello Amerogo Vespucco e la goletta  Palinuro, e gli Yacht da regata "Corsaro II", "Stella Polare" e "L'Orsa Maggiore"

 

 

     L'arte marinaresca è una di quelle arti che un tempo venivano tramandate per generazioni attraverso una diretta esperienza e che, nel tempo, diventavano una grande scuola di vita. Oggidì: quest'arte, che sembra essere stata sorpassata dalle modernità, non è stata  dimenticata e viene determinatamente insegnata agli uomini che un domani diventeranno i futuri comandanti delle Unità militari della nostra Marina.

     Il vascello "Amerigo Vespucci" assieme alla goletta "Palinuro" possono essere considerate il fiore all'occhiello della nostra Marina. Esse infatti, rispettivamente, costituiscono un notevole punto di partenza per l'addestramento dei cadetti dell'Accademia di Livorno e della Scuola Sott/li Nocchieri di La Maddalena, che tramandano per l'appunto quella vecchia arte di andare per mare nel proseguo delle più alte tradizioni del mare.

Vascello "Amerigo Vespucci"

è stata impostata nei cantieri navali di Castellammare di Stabbia nel 1930 e varata nel 1931.

Dislocamento:                      t. 3.771

Lunghezza fuori tutto:          mt. 101

Larghezza al capodibanda :   mt. 15.56

Immersione:                          mt. 7.15

Superficie velica:                   mq. 3.000

Apparato motore:                  n° 1 motore Diesel configurato in due motori diesel accoppiati a

                                              dinamo generatrici di corrente calettati al motore elettrico di

                                              propulsione calettato in un unico asse elica.

Andatura:                              direttamente proporzionale alla forza eolica del vento

Equipaggio:                           13 ufficiali  

                                              228 Sottufficiali S.Capi e comuni

 

Goletta "Palinuro"

   E' stato costruito nel cantiere Dubigeon di Nantes in Francia nel 1934 e poi battezzato col nome di "Commandant Luis Richard". Nel 1950 fu acquistata dalla Marina Militare e ristrutturata, apportando alcune modifiche tra cui il rifacimento dello scafo da legno ad una struttura in ferro chiodato.

Successivamente, nel 1955, prese servizio sotto le nostre insegne col nome di "Palinuro" che altri non era che il nocchiere della nave di Enea quando il troiano risalì le sponde italiche dopo la distruzione di Troia.

Dislocamento:               t. 1.341

Lunghezza fuori tutto:  mt. 68.9

Larghezza:                     mt. 10.1

Pescaggio:                      mt. 4.8

Apparato motore:           n° 1 Diesel da 450 Hp. (e forza eolica)

Andatura:                      10 nodi col motore

Superficie velica:           mq. 898

Equipaggio:                   4 Ufficiali

                                      44 Sottufficiale e S.capi e comuni